giovedì 13 giugno 2013

Laureati 2013, veri eroi dei giorni nostri!



In molti pensano che il periodo che stiamo vivendo sia al limite della catastrofe.
La gente perde il lavoro, non si hanno più certezze per il proprio domani, perciò, come può un giovane avere fiducia a speranze per il futuro?
La cosa straordinaria, che abbiamo scoperto, è che i ragazzi d’oggi non si abbattono, studiano, lavorano e mantengono vivi la voglia di costruire qualcosa.
Abbiamo raccolto la testimonianza di uno di loro, e la cosa più bella che ne è uscita è che c’è speranza, c’è la voglia di sperimentare, di elaborare nuove idee per creare qualcosa di mai visto, continuando anche a coltivare sempre le proprie passioni, mantenendo la più totale attenzione sul propri obbiettivi futuri.

Progetto di Roberto Simoncello
Ora lasciamo la parola a questo ragazzo di nome Roberto, che ci ha regalato la sua esperienza scolastica/lavorativa e può essere d’esempio per tutti, ed ha anche un suo motto: “Se sai risolvere un piccolo problema, saprai rispondere ai grandi quesiti”.

Progetto di Roberto Simoncello
1- Roberto, raccontaci un po’ la tua vita scolastica e lavorativa.
1- Se la mia vita scolastica e lavorativa fosse un libro avrebbe poche pagine ma sarebbero piuttosto dense. Parlerebbe di un percorso scolastico svolto in modo non convenzionale, di tante attività e passioni considerate “extra”, di dedizione al lavoro e voglia di riscatto. 

2- Qual è stata la tua prima esperienza lavorativa?
2- La mia prima carriera lavorativa inizia negli anni ’90, come orefice in una piccola azienda di Dueville, in provincia di Vicenza. Ho conseguito la maturità artistica frequentando i corsi serali, lavorando di giorno. 

3- Che è successo poi?
3- Successivamente mi sono iscritto all’università IUAV di Venezia, dove nel marzo 2013 ho conseguito la laurea magistrale in Architettura per la costruzione, con una tesi di laurea su un progetto di riconversione di un’azienda agricola esistente in una social farm. 

4- Hai anche svolto un tirocinio?
4- Durante il periodo di studi della laurea triennale ho svolto un tirocinio della durata di circa due mesi presso uno studio di architettura, dove ho collaborato alla stesura di progetti sia a piccola scala, come il disegno di piccoli moduli abitativi, sia a grande scala, come palazzine e piani urbanistici. 
Roberto Simoncello

5- Ti ha arricchito questa esperienza?
5-Ritengo che questa esperienza sia stata molto utile in quanto mi ha permesso di entrare per la prima volta in contatto con un vero studio di architettura, che redige progetti poi destinati ad essere realizzati e non solo a rimanere sulla carta. 

6- Però non avevi ancora le idee completamente chiare su cosa volevi nel tuo futuro, vero?
6- Conseguita la laurea triennale in Scienze dell’architettura ho deciso di prendermi un anno per lavorare, in modo da pagarmi gli studi della futura laurea magistrale, non sapevo ancora se sarei rimasto a Venezia o se avrei cambiato università, come ad esempio il politecnico di Milano. 

7- Non ti sei perso d’animo, e ti sei buttato in una nuova stimolante esperienza, ce la racconti?
7- Durante questo periodo ho trovato lavoro presso una ditta che si occupa di allestimenti museali. Il lavoro dell’allestitore penso sia molto stimolante, un po’ per la grande storia, soprattutto italiana, che c’è alle spalle di questo settore, (con nomi di spicco come Franco Albini e Carlo Scarpa), un po’ perché offre la possibilità di lavorare a contatto diretto con opere d’arte importantissime, magari studiate sui banchi del liceo artistico.
Finita questa bella esperienza ho deciso di tornare a Venezia per seguire gli ultimi due anni di laurea magistrale. Tra i vari indirizzi ho scelto quello di Architettura per la costruzione, in quanto era quello che dava maggiore importanza agli aspetti costruttivi del progetto architettonico, e a quel “senso del grave” che ricercavo. L’importanza di confrontarsi con aspetti concreti della materia è stata la base anche del tema scelto per la tesi di laurea, che ho redatto assieme alla mia compagna di studi Lucia Oro. 
 
Foto di Roberto Simoncello
8- Poi hai preso parte ad un grande progetto, racconta.
8- Da tempo avevo ricevuto la proposta, da parte di un caro amico, di sviluppare il progetto di riconvertire la sua azienda agricola a conduzione familiare in una fattoria sociale, ovvero un’impresa che si occupa di fornire servizi educativi, assistenziali e formativi a persone socialmente svantaggiate, oltre a produrre e vendere i prodotti della terra come frutta e ortaggi. Trasformando questo incarico in un tema da sviluppare anche come tesi, ho potuto approfondire anche molti aspetti legati alla storia e al territorio del quale l’azienda fa parte. 

9- Poi, finalmente, è arrivato anche il giorno della tua laurea.  
9- Ho conseguito la laurea magistrale in Architettura della costruzione nel marzo 2013.
A distanza di un mese dall’esame di laurea ho ricevuto varie offerte di lavoro, nonostante il periodo difficile che sta attraversando il settore dell’edilizia e non solo quello.

Progetto di Roberto Simoncello
10- Cosa vedi nel tuo futuro?
10- Attualmente ho vari progetti in cantiere, porto avanti le mie passioni, la musica (suono il basso in due gruppi, gli Unspoken e i Counting your wounds), lo skate, l’arte, e in generale la cultura underground.
Coltivo il sogno di poter creare e far parte di un laboratorio di idee e creatività, in cui ci sia spazio per l’architettura, la scultura, il design, la fotografia, gli allestimenti museali, ovvero lavorare mettendo in pratica tutti gli insegnamenti ricevuti, mettendo a disposizione le mie conoscenze e la mia sensibilità artistica.



Foto di Roberto Simoncello

Info e contatti:


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